1977
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Amleto
di W.Shakespeare
Prima Rappresentazione: 1977 Teatro Abaco - Lungotevere dei Mellini 33/A - Roma
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La Compagnia "Il Pantano" presenta:
con:
Raffaella Aldrighetti
Eugenio Balducci
Gianni Di Iacopo
Grazia Ferraris
Musiche originali di Stefano Marcucci
Scene e Costumi di Fausto Alderotti e Mariolina Maconio
Regia di Claudio Frosi
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Cimbelino
di W.Shakespeare
Traduzione ed adattamento: Giancarlo Nanni
La "Fabbrica dell'Attore" in collaborazione con l'"Estate Teatrale Veronese"
Rappresentazioni:19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 27 agosto 1977
con:
Manuela Kustermann
Edoardo Florio
Piero Di Iorio
Massimo Dapporto
Carmen Onorati
Daniele Griggio
Franco Bisazza
Lamberto Consani
Mario Pavone
Gabriele Martini
Piero Spagnolo
Scene: Giancarlo Nanni
Costumi: Sergio Tramonti
Musiche originali: Stefano Marcucci
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Regia di Giancarlo Nanni
Direttore di Scena: Gianni Fiori
Capo Macchinista: Nello Adami
Tecnici: Francesco Castronuovo, Enzo Sansone
Costumi: Bice Minori, Erica Sbordoni
Calzature: Pompei
Attrezzeria: Rancati
Organizzazione: Eleonora Facco
Cimbelino - Tema
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Frasi d'amore
di Benedetto Margiotta -
Prima rappresentazione: Teatro Leopardo - Roma 28 novembre 1977
ore 21.45
con:
Cristina Noci
Claudio Carafoli
Claudia Poggiani
Scene: Paola Cialfi
Costumi: Federico Wirne
Musiche: Stefano Marcucci
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Regia di Tonino Pulci
FRASI D'AMORE
Come si può prendere sul serio il kitch, tanto da farlo diventare oggetto di un'assurda e sarcastica attenzione: questa indicazione ci viene da uno spettacolo di alcuni giovani, che mi sembra necessario prendere un momento in esame. “Frasi d'amore” è un excursus sui “modi” delle convenzioni amorose, soprattutto di quelle del “borghese triangolo”, colto nel quadro dei primi trentenni di questo secolo, e riverificato negli anni Cinquanta. E’ curioso come, da questa comparazione, venga fuori una grottesca immutabilità delle “convenzioni”, di quelle, ovviamente, che riguardano la sfera dell'intimo. Quindi: Lui è innamorato dell'Altra, ma di notte, nel sogni, la moglie coglie comodamente i suoi bisbigli. Lei pensa di potersi vendicare? Non si sa. Spostati i casi, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, le cose non cambiano molto: la passionalità dell'amore è sempre “violenza d'amore” e le frasi sono sempre le stesse.
Se le volessimo verificare anche oggi, forse, scopriremmo la loro necessaria banalità. E potremmo ridere sulle nostre passioni e il nostro modo d'amare. Questo discorsetto non vuole essere che spettacolo puro. La forma scelta per la rappresentazione è quella cabarettistica, ma di un cabaret molto sofisticato e intelligente. Le musiche, di Marcucci, con motivi costruiti su parole d'epoca (dei '20 e dei '30) sono efficacissime. Il regista ha voluto, poi, fare una operazione sull'attore e vi è pienamente riuscito. I tre interpreti sono uno più bravo dell'altro e assecondano molto bene lo spirito del testo e dell'impostazione registica. Claudia Poggiani ironizza sulla flemma femminile e viperina della donna anni trenta; Cristina Noci presenta un personaggio di ostentata e divertente grossolanità borghese; Claudio Carafoli dà vita alla figura di un “povero uomo” schiacciato dalle donne. Tre attori che ben si amalgamano in tre pezzi di bravura che fondono in uno spettacolo tutto da godere. Speriamo soltanto che lavori come questo non rimangano nelle cantine o piccoli locali romani.
DANTE CAPPELLETTI
(Il Dramma – Anno LIII n° 9-10 novembre – dicembre 1977
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La scuola dei mariti
di Molière
Traduzione di' Beppe Chieric
con
Franco Morillo
Gianni Conversano
Stefania Nell
Aide Aste
Graziella Ferraris
Raffaele Spina
Augusto Boscardin
Fausto Bertolini
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Scene e costumi di Luca Bramanti.
Musiche originali di Stefano Mar cucci
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Regia di Luigi Tani